RINTOCCHI E RITMI ANTICHI

da | Lug 31, 2019 | Amici

“La campana della piccola chiesetta di S.Biagio, in prossimità della torre di nord/ovest, faceva sentire i suoi rintocchi, quella del campanile di Tutti i Santi, nel cuore del paese, rispondeva modulando festosamente i toni. Era mezzodì, le campane lo annunciavano alla gente facendo arrivare lontano il suono vibrante del bronzo. Il messaggio arrivò nitido all’artigiano che nella bottega modellava il legno o il ferro, al contadino che, lontano nei campi, arava incitando deciso i suoi buoi, alla massaia che di primo mattino aveva già messo sul fuoco del camino il “tiano” di terracotta emanante il profumo inconfondibile del sugo.

Ma nessuno si mosse per portarsi al meritato ed agognato riposo; apparivano tutti in attesa di un altro segnale, quello importante, decisivo. Che arrivò, puntuale ed imperioso. La grande campana di S.Maria Maggiore, lassù in alto dove il paese toccava l’apice della sua struttura monumentale ondeggiò ritmicamente, il “martaglio” percosse con forza il bronzo, ed i rintocchi si diffusero con il loro suono inconfondibilmente “fesso” in ogni angolo della grande valle; poi, sempre più lontano tra le gole del monte Cavallo, dove il pastore solitario viveva il suo tempo. Solo allora l’artigiano ripose gli arnesi, il contadino si rialzò dal lavoro faticoso dei campi, il pastore aprì la bisaccia consunta e ne cavò il frugale pasto; ognuno si apprestò, come poteva, al desinare”.

Laurino, Alfonso Filizzola

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